2011/02/19

Acidità, sì! ~

Che giornata di merda quella di oggi!

Non ne è andata bene una.. spero almeno la verifica di latino (e sicuramente il fatto che non mi ha interrogato in scienze), ma il resto!

Partiamo col dire che sapevo che oggi non avrei studiato nulla. Quando devo preparare interrogazioni o verifiche e so di non averne il tempo non riesco proprio ad aprire libro, ritenendo tutto inutile. Domani avrei una probabile interrogazione di inglese (60% di probabilità?) e altre due probabili interrogazioni di storia e filosofia (ma la percentuale è minore). E non ho aperto libro. Ho avuto flauto e le prove della banda.. ed ero NERVOSISSIMO. Anche se li avessi saltati, pensi che non avrei studiato molto.

Ho litigato con i miei per le solite cose.. non studio, non sto andando bene come gli altri anni, non mi sto impegnando in vista dell'esame, l'esame è tutto, il voto dell'esame mi rimarrà impresso per sempre, tutti mi giudicheranno per quel voto, alcune facoltà considerano il voto (per quel che ne so.. solo una!).. insomma, me ne hanno detto di tutti i tipi.

Infine, mi viene continuamente smontato il mio progetto per il futuro.. perché dicono che non si trova lavoro, che è meglio far altro, che per le mie abilità è sprecato, che abbiamo visto l'esempio di mia sorella (certo, si è fermata alla triennale.. ci credo che ha sbagliato facoltà!!), che se lo viene a sapere il nonno dice che siamo degli idioti perché abbiamo visto come è andata a finire con mia sorella. Perché non fare Medicina? Si studia il corpo umano proprio come piace a te! E perché non farmacia? Cercano molti farmacisti! Ah, però non fare CTF che è uno sbatti per niente. E che cazzo, il brutto è che io mi faccio influenzare così tanto perché so che le Biotecnologie e la ricerca non sono un sogno che ho, è semplicemente il campo in cui i miei interessi convergono maggiormente.

E poi scusate se non ho intenzione di far medicina perché non sono disposto a perdere tutto per dedicarmi totalmente a quello! E non voglio dire che uno che studia medicina non fa altro che studiare, ma sicuramente a me non va di studiare alla cazzo flauto.. o giapponese! O perdere i già pochi contatti con i miei amici e le varie attività che porto avanti con piacere.

Ho passa gli anni del liceo in una maniera assurda, sempre e (quasi) solo per la scuola.. con l'ansia e il troppo sbatti.. mentre vedevo tutte le altre classi che si grattavano le palle! Ora ho voglia di grattarmi io le palle! Sono stanco, non ce la faccio più, passione per lo studio ora come ora ZERO! Non mi va di PERDER TEMPO a leggere e rileggere nozioni freneticamente solo per prendermi qualche voto. Ormai tutto il mio studio si è ridotto a "passare il pomeriggio a studiare e ripassare una o due materie per la verifica e l'interrogazione del giorno dopo". SONO STUFO! Voglio dormire 8 ore come fanno i comuni mortali. Voglio trovare mezz'ora in cui non ho l'ansia di dire: "Cazzo avrei dovuto fare anche quello".

BASTA!
BASTA!
BASTA!

Beh io penso che crollerò da un momento all'altro.
Non ho motivazioni.. e chi cerca di darmele non fa altro che dirmi: "devi finire" oppure "devi farlo" oppure "datti una mossa" oppure "se fai così rovinerai tutto il percorso di 4 anni di studi". MA ANDATE TUTTI A FARE IN CULO.

BRUCIATE. PERITE. NON FATEVI PIU' VEDERE.

Praticamente faccio fatica a vedere un futuro.
Come posso andare avanti?

P.S: se dovete scrivere: "non preoccuparti, era così anche per me in quinta superiore, passerà" evitate di commentare.. potrei solo che innervosirmi di più. Perché qui si sta parlando di ME. Eh cazzo, almeno qui.

3 commenti:

  1. Premesso che potrebbe darti fastidio questo commento, lo lascio lo stesso.
    Frenk, capitano i momenti di sconforto, a tutti.
    E capita a tutti di avere la mente offuscata dal'ansia e di avere così tante cose da fare che alla fine ci si avvilisce senza far niente.
    Se vuoi, chiunque che passi di qui puo' evitare di scriverti "ci sono passato anche io, come chiunque", ma questo ti fa stare meglio? Oppure credi veramente che sia unaforma di egocentrismo? Ti sbagli, e vorrei solo farti capire che prendersela con gli altri non è la soluzione. E che il condividere le proprie esperienze spesso è vitale per crescere, ma soprattutto, in situazioni come la tua, a vedere le cose in propsettiva. Sai, quando l'ansia e l'avvilimento prendono il sopravvento e la confusione sul proprio futuro la fa da padrone, si rischia di vedere solo sé stessi, mentre sentire il parere degli altri, anche se puo sembrarti inutile, aiuta a focalizzarsi meglio. Per non parlare del famoso "mal comune mezzo gaudio". In un periodo moto difficile della mia vita, in cui non riuscivo a parlarne con nessuno, grande conforto l'ho trovato leggendo della vita di emeriti sconosciuti che avevano gli stessi problemi, sui forum, sui blog. Non dico che debba essere necessariamente così per te, ma ci tengo a dirti solo una cosa: sei gia' fortunato ad avere persone pronte a sggerirti e che ti danno dei consigli, che tu li apprezzi o meno. C'è gente che pagherebbe anche solo per avere un po' di interessamento e qualcuno che gli chieda se c'è qualcosa che non va.
    Bon, ho finito. :)

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  2. Vale lo stesso per me. Stesso identico discorso. Fatti forza, il nostro momento arriverà presto, quando finirà questo schifo e la sceltà sarà NOSTRA, solo NOSTRA.

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  3. Grazie mille per i suggerimenti e le vostre opinioni!

    @Arue
    Però vedi.. molto di quello che hai detto tu e di quello che ho detto io dipende dal modo in cui vediamo il nostro futuro. In teoria avresti più ragione tu dato che hai più esperienza di me (e perché molti la pensano come te).. ma non riesco a convincermene.

    Ascoltare i pareri degli altri è un'ottima cosa.. in teoria dalle esperienze altrui si riesce a ricavare consigli utili per evitare errori in futuro. Ma noi siamo tutte persone diverse, con affinità e capacità diverse.. persone, inoltre, che la sorte può muovere e utilizzare in modo diverso, facendoci capitare cose inaspettate e uniche per ognuno di noi.
    È giusto allora ascoltare il parere degli altri fino a quel punto?

    Parlando un po' più praticamente: anche se mia sorella non è riuscita a fare del suo meglio studiando biotecnologie, sapendo che qui in Italia biotecnologie non dà lavoro.. è giusto che io non faccia biotecnologie perché "ho l'esempio in casa di quel che potrebbe essere il mio futuro"? Non è magari il fatto che mia sorella ha aspirazioni diverse dalle mie (non vuole andare all'estero) e attitudini diverse dalle mie? O non è stata una scelta sbagliata di mia sorella? Scelta che non le ha permesso di dare il meglio? Dopotutto lei voleva fare veterinaria..

    Sebbene io l'abbia presentata come una confutazione bell'e buona, sono solo la marea di dubbi che ho nella mia testa.. e ho parlato di Biotecnologie semplicemente perché è l'esempio più semplice.. ma io stesso non so ancora se quello il meglio di me.

    Il punto è che: scelgo quello che ritengo meglio per me, per i miei obiettivi, per quel che mi aspetto ora del futuro, o provo a fare il testardo e a schiantare il muso contro lo stesso muro di altri (per esempio, mia sorella?).

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