2010/05/24

Finisce un anno scolastico ~

Salve! ~
Eccovi pronto un bell'aggiornamento sciallo! :)
In questi giorni sono stato un po' impegnato tra banda e cresime :P
La cosa che mi preme di più è il fatto che finalmente si sente nell'aria l'aroma dell'estate! Infatti Martedì ho già la riunione di formazione per il Cre estivo e mercoledì pomeriggio devo andare in oratorio ad aiutare a fare del lavoro di segretaria per le iscrizioni del cre.. eeh non vedo l'ora! :)
Ma soprattutto, giovedì dovrò andare prima alla questura di Bergamo per concludere le procedure per il Passaporto, poi alle prove del Flutensamble (un ottetto di flauti - anche se ora siamo solo in 7 XD).. e Sabato avrò il saggio di flauto! Sempre con il Flutensamble eh :D Sarà agitatissimo! Lo immagino! Però spero esca bene :D

In questi giorni però ciò che più mi pesa è LA SCUOLA. Ormai sta per finire e la voglia di studiare sfuma giorno dopo giorno! Peccato che la mia profe di latino abbia iniziato Lunedì scorso il nuovo giro di interrogazioni! E Mercoledì quello di italiano! Ma si potrà? Poveri noi.
Domani mi interroga all'80% in Inglese XD E devo ancora ripassare, ma lo faccio appena finisco di postare qui. Mercoledì tema di Italiano, Giovedì verifica di Arte, Sabato verifica di Inglese.. e in programma (senza data) ci sono ancora una relazione di Matematica, una di Religione e una verifica di Fisica @__@

Beh, ormai quel che è fatto è fatto (non è vero perché anche solo un voto è determinante per la media).. però quello che più mi dispiace è il fatto che io quest'anno NON ABBIA FATTO NULLA.
Cioè, mi faccio veramente schifo. Sono certo che se avessi sfruttato le mie possibilità e le mie capacità fin dall'inizio avrei potuto ottenere grandi risultati.. proprio come facevo nel Biennio. Semplicemente è il mio stile di vita che ritengo sbagliato. Passo troppo tempo al computer. E se non sono distratto dal computer, non studio perché penso alle mie pare mentali come futuro e balle varie. Non so organizzarmi, ecco! :/ E mi dà fastidio! Perché se lo sapessi fare potrei dormire abbastanza, studiare abbastanza e come voglio io, e anche trovare il tempo per rilassarmi e fare tutto ciò che preferisco fare. Beh ormai l'anno è andato e quel che è successo è successo. Spero soltanto di riuscire a cavarmela l'anno prossimo. MA COME VOGLIO IO!

2010/05/19

Aggiornamento ~

Allora! Salve a tutti!
Oggi niente cose filosofiche o altro XD
Semplicemente, prendo spunto dal blog del mio amico per vedere a che punto sono con i miei obiettivi, stabiliti a inizio anno!

- Impegnarmi di più a scuola u_u Possibilmente senza far sclerare la gente intorno a me [vedi, mamma e papà che mi sopportano °_°]. Almeno una media del 7.4
all'incirca XD
Nada! Muri desu! XD Anzi, credo di essere peggiorato, ma poco importa ormai non mi interessa più XD L'anno è praticamente finito =_= Quello che mi interessa fare quest'estate è quello di riprendermi e tornare a studiare regolarmente come una volta. Forza Frenk ~

- Ricominciare ad andare in piscina u_u I miei muscoletti si stanno atrofizzando poverini XD
I miei muscoletti hanno continuato ad atrofizzarsi (per fortuna esiste ed.fisica XD).

- Fare un viaggio in Giappone.
YattaH! Questo si fa! ~

- Migliorare un po' il mio giapponese.
Continuo a studiare u_u Per ora nessun miglioramento strabiliante, ma si vedrà dopo quest'estate!

- Non perdere i contatti con alcuni giapponesi.
Beh con alcuni non li ho persi! Con altri sì .-. Ma d'altronde se non sono interessati XD

- Valorizzare i rapporti con alcune persone importanti.
Maa.. Un po' sì un po' no. Ma le mie idee sull'amicizia sono cambiate perciòò..

- Vivere più serenamente, limitando il numero di pare mentali XD
Sulle pare mentali sono a buon punto! Vivere serenamente è un po' più difficile. Devo far spazio anche al mio dovere. Questo è il mio punto debole.

- Riuscire ad adattarmi ad ogni circostanza (o quasi) senza sentirmi a disagio.
Beh dai. Non mi sembra di sentirmi a disagio XD Questo posso già ritenerlo compiuto!

- Non trascurare questo forum [dato che è successo molte volte che mi stufassi dei forum ç__ç]
Mai!! Il DAF non mi stressa affatto! (*w* ) Anzi :love:

- Ampliare la gamma di drama visti (vederne almeno tre coreani e tre cinesi o taiwanesi).
Emh.. continuo a guardarli XD Di cinesi ne sono già in programma 2 (*w* ) DI coreani ne ho visti 3 (*_* )v
Ma mi mancavano un sacco i miei giapponesi *__* Belli belli!

- Avere le idee un po' più chiare sul mio futuro.
Diciamo che non sono chiare. Ma alcune cose le sto inquadrando meglio! Devo solo aspettare quest'estate però (*w* )

- Godermi ogni momento che vivo.
Nada. Questo è da riprendere in considerazione!! Passo troppo tempo nell'ozio .-. E non mi piace!

- Ampliare la mia vita sociale °w°''
L'ozio comporta anche questo!! Però ora non mi pesa più di tanto. Alla fine, è inutile ampliare la propria vita sociale se non hai nessuno con cui uscire XD Però ho rafforzato rapporti con varie persone, a quanto pare quelle veramente importanti. Per la mia vita sociale.. faccio semplicemente di tutto per andar bene negli ambienti in cui mi trovo!!

- Entrare nella banda suonando il flauto! \^o^/
Non ricordo se intendevo "banda dei grandi". Però sono già entrato in banda facendo le marcette e nella Junior Band! Inoltre sono entrato in un ottetto di flauto organizzato dalla mia profe di flauto (8 flauti presi tra i suoi allievi °w°) e un trio di flauti della banda. Se continuo così (e se i miei sono disposti a prendermi un flauto tutto mio), forse potrò partecipare al concerto di santo stefano come flautista! (*__* )

- Sentirmi una persona importante.
Mmh, beh.. non è che mi sento importantissimo. Non trovo nulla di cui sentirmi importante. Però cerco di valorizzare me e la mia vita.

- Trovare una pettinatura che mi soddisfi XD
I ricci vanno benissimo XD Sono comodi e devo solo farli crescere. A quel punto vedrò che combinare XD

2010/05/18

Leopardi ~

Oggi lezione di Leopardi a scuola.
:shock:
Io sono rimasto scioccato dal suo pensiero!!
Mi ci ritrovo un sacco in quello che dice! Certo, io non la penso così negativamente su di lui su tutto, e allargo la possibilità di trovare felicità anche ad ambiti diversi dall'immaginazione. Però.. sì. Sono d'accordo con lui. E poi non è così negativo! Considera gli ostacola come una necessità per il raggiungimento della felicità! E inoltre (inizialmente) trova una soluzione all'infelicità umana ed eterna.. Ecco, poi diciamo che prosegue e prende strade troppo irreali :mu: O almeno per come la penso io ora (:

Beh, nulla volevo condividere questo mio pensiero (u_u )
Sì, adoro Leopardi (ma non ho ancora letto niente di lui, quindi vedremo settimana prossima se cambierà il mio giudizio su di lui XD).

Ora devo studiare!
Forza Frenk (;_; )

2010/05/17

Appunti da L'ospite inquietante ~

Recentemente (ma neanche tanto a dir la verità XD) sto leggendo un libro consigliatomi l'anno scorso dal mio prof di Filosofia (che purtroppo ora è anche il mio prof di Storia .-.): "L'ospite inquietante, il nichilismo e i giovani" di Umberto Galimberti.
Lo trovo straordinario! Descrive il mondo dei giovani e i suoi problemi in modo.. boh, mi lascia senza parole! È come se entrasse nella mia testa e riportasse a parole quello che provo!
Voglio lasciare qui qualche breve citazione letta oggi.

Il nichilismo sotteso alla droga.
[...]Trascurando la natura del desiderio e la qualità del piacere si dimenticano troppo spesso gli incanti della vita. E ognuno sa che, senza incanti la vita non ha più voglia di vivere.

Il nulla è l'anima del desiderio che, nella sua versione anestetica, rende l'appetito irresistibile e il piacere insoddisfacente.

Non ripudiamo il nostro desiderio,ma, per evitare che dall'abisso della negatività che lo costituisce il desiderio si faccia insaziabile e cerchi nella droga o nel farmaco quel piacere negativo che consiste nel riempire la giara bucata, facciamolo passare attraverso le persone e le cose. Il piacere infatti va assecondato, non negato. Si tratta solo di indicargli la via.

Eroina: l'anestesia della droga "sporca"
Alla base dell'assunzione delle droghe, di tutte le droghe, anche del tabacco e dell'alcol, c'è da considerare se la vita offre un margine di senso sufficiente per giustificare tutta la fatica che si fa per vivere.

Il piacere della droga non è la scelta di una maggiore intensità della vita al prezzo della sua brevità, è la scelta dell'astinenza dalla vita, perché questa, una volta apparsa in tutta la sua insignificanza, prosegua pure il tracciato della sua insensatezza, ma risparmiando almeno il dolore.

Ecstasy: l'euforia della droga "pulita"
Vivono di notte i nostri giovani, perché di giorno nessuno li riconosce, nessuno ha bisogno di loro. E loro lo sanno e non vogliono sbattere ogni giorno la faccia contro il misconoscimento della loro esistenza.

Per coloro invece che già sono inseriti nel mondo del lavoro l'ecstasy rappresenta una liberazione dall'oppressione dei ruoli, delle funzioni, dell'estetica della distanza e della freddezza, che negli usi e costumi degli occidentali si chiamano "correttezza". Una parola elegante cresciuta nel giardino della non-comunicazione, dove il contatto è formalizzato, la parola stereotipata, lo sguardo impersonale, il tutto all'insegna della non-confidenza che garantisce a ciascuno di noi di ritirarsi dai rapporti senza offendere nessuno.

Cocaina: l'eccitazione della droga "stimolante"
La nevrosi è un conflitto tra il desiderio che vuole infrangere la norma e la norma che tende a inibire il desiderio. Come conflitto, la nevrosi trova il suo spazio espressivo nelle società della disciplina che si alimentano della contrapposizione fra il permesso e il proibito, una macchina che i più adulti fra noi conoscono perché regolava l'individualità fino a tutti gli anni cinquanta e sessanta. Poi, a partire dal Sessantotto e via via nel corso degli anni successivi, la contrapposizione fra il permesso e il proibito tramonta per far spazio a una contrapposizione ben più lacerante che è quella tra il possibile e l'impossibile. Che significa tutto questo agli effetti della depressione e quindi della cocaina e degli psicofarmaci eccitanti a cui si ricorre come a un rimedio? Significa che nel rapporto fra individuo e società la misura dell'individuo ideale non è più data dalla docilità e dall'obbedienza disciplinare, ma dall'iniziativa, dal progetto, dalla motivazione, dai risultati che si è in grado di ottenere nella massima espressione di sé. [...] L'individuo deve far appello alle sue risorse interne, alle sue competenze mentali, alle sue prestazioni oggettive, per raggiungere quei risultati a partire dai quali verrà valutato. In questo modo, dagli anni settanta in poi, la depressione ha cambiato radicalmente forma: non più il conflitto nevrotico tra norma e trasgressione, con conseguente senso di colpa, ma, in uno scenario sociale dove non c'è più norma perché tutto è possibile, il nucleo depressivo origina da un senso di insufficienza per ciò che si potrebbe fare e non si è in grado di fare, o non si riesce a fare secondo le attese altrui, a partire dalle quali ciascuno misura il valore di se stesso. [...] I sintomi classici della depressione, quali la tristezza, il dolore morale, il senso di colpa, passano in secondo piano rispetto all'ansia, all'insonnia, all'inibizione, in una parola alla fatica di essere se stessi.[...]La depressione tende a configurarsi non più come una perdita della gioia di vivere, ma come una patologia dell'azione, e il suo asse sintomatologico si sposta dalla tristezza all'inibizione e alla perdita di iniziativa, in un contesto sociale dove "realizzare iniziative" è assunto come criterio unico e decisivo per misurare e sigillare il valore di una persona.

Il gesto omicida
[In questo pezzo parla del sistema scolastico che non cerca di conoscere i propri allievi: i ragazzi non parlano, si chiudono nella propria concezione negativa del mondo, trattengono i propri sentimenti cercando di colmare il vuoto che hanno dentro.. tutto ciò si trasforma in violenza.]

[Gli insegnati]Sanno che l'emozione, se non trova veicolo della parola, ricorre al gesto? Gesto truculento d'amore o gesto truculento di violenza? Ma chi doveva insegnare a questi ragazzi a parlare, a utilizzare quell'abbondante letteratura a loro disposizione che insegna come un'emozione trova forma di parola, di poesia, di sublimazione dell'amore e del dolore? Altrimenti perché leggere Petrarca e Leopardi, Pirandello o Primo Levi? A quell'età la letteratura o è educazione delle emozioni, o altrimenti vale la pena gettarla.

Questo è il suo [della scuola] primo compito, perché senza emozione non si crea nessun interesse e senza interesse nessuna volontà di applicazione.

Il gesto suicida
Ascoltare non è "prestare l'orecchio", è farsi condurre dalla loro parola là dove la parola conduce. Se poi, invece della parola, c'è il loro silenzio, allora ci si fa guidare da quel silenzio. Nel luogo indicato da quel silenzio è dato reperire, per chi ha uno sguardo forte e ora guardare in faccia il dolore, la verità avvertita dal loro [dei giovani] cuore e sepolta dalle nostre parole. [...] Perforando il silenzio è possibile raggiungere quel grido taciuto che è tale perché non c'è parola che possa esprimerlo. Allora il silenzio diventa tumultuoso, e la loro malinconia prende a parlare, non con le nostre [degli adulti] parole assolutamente euforiche o inutilmente consolatorie, ma con quelle rotture simili alla lacerazione delle ferite quando l'anima le conosce come ferite mortali.

Pubblico queste righe non solo perché sono belle frasi, magari da scrivere qua e là per il web quando si vuole fare i fighi. Ma soprattutto affinché ognuno possa rifletterci sopra e contestualizzarle nel proprio Io. Certo.. non mi droga, non ho intenzione di uccidere nessuno.. ma proviamo a vedere se queste cose sono vere per noi. Proviamo a rifletterci sopra.

2010/05/16

Un tempo già passato ~

Non riesco proprio a capire che mi prende.
Mi sento così inadatto. Così sbagliato in questo posto e in questo tempo!
Non riesco a godere il presente, perché ormai è già diventato vecchio e pesante.
Non riesco a trovare un modo per non sentirlo così un peso!
Uff, che noia quando tutto va storto e ti senti inutile nella tua stessa vita!

2010/05/10

Di Natura ~

Beh, dopo un po' di giorni, ho maturato una nuova idea.
In realtà non sono vittima di maschere. E neanche me le creo.
Almeno questo mi risolleva.
Posso dire questo con certezza perché ricordo benissimo il momento in cui decisi di levarmi le maschere e quindi di dedicarmi a ciò che mi interessava fare, per esempio, piuttosto che a ciò che gli altri mi vedevano bene fare.
Se non avessi tolto la maschera 3 anni fa circa, ora non potrei suonare il flauto, ora non starei per andare in Giappone, ora non potrei ripensare ai divertentissimi ricordi con alcune persone e classmate. Sarei solo interessato a prendere voti alti, per far felice mia mamma, gli insegnanti, per esempio.

Dico tutto questo perché credo di aver capito che io non uso maschere.
E non sono affatto freddo di natura.
Infatti sono anche allegro, piuttosto socievole, gentile e a volte altruista.

Ma sicuramente la mia corazza di difesa continua a rimanere.
Anzi, non so nemmeno se sia una corazza di difesa. O se magari è semplicemente il mio essere, formatosi così dopo le mie varie esperienze che costituiscono la mia storia.
Sì, sebbene di natura io sia allegro e blablabla.. Sono anche piuttosto malinconico. A volte triste. Fin troppo pensante e complesso. Nonché sensibile. Beh, non capisco perché le due cose debbano andare in contraddizione. Credo soltanto che una sia la mia vera interiorità (malinconia e tutto il resto) e l'altra (allegria e tutto il resto) sia un'altra faccia dell'interiorità che però ha particolarmente a che fare con "il modo in cui vivo la mia vita con gli altri". Mi sembra ovvio che se sono da solo non mi metto a ridere!! Anche se a volte succede. Ed è per questo che non credo che la 2^ parte (allegria e tutto il resto) non sia estranea al mio essere.

Ecco, è del mio essere anche l'incapacità di legarmi agli altri.
Come ho detto sopra, sono in grado di vivere felicemente con la gente :sese:
E sono in grado di crearmi una rete di amicizie molto simpatiche! E anche importanti, perché no.
Ma con tutti i miei contatti, non ho alcun legame profondo. Nessun legame che possa essere considerata un "dipendenza totale e reciproca": sensazione/legame/affetto profondo che secondo me è ciò che costituisce la vera amicizia. Quella in cui, anche se a distanza, rimane sempre viva. Anche dopo un lungo periodo.

Questa è l'amicizia che mi piacerebbe provare. Un'amicizia piena di vero amore (e ora come ora non mi interessa proprio una relazione con l'altro sesso.. forse proprio perché non conoscendo la base dell'amore [vedi: amicizia] non è possibile neanche pensare all'amore della vita).
Però, sono consapevole del fatto che non serve a nulla sforzarsi di cogliere questo amore nell'amicizia così, per mia volontà. Dico questo anche perché ci ho provato tantissime volte a coglierlo, senza grandi risultati.
Perciò penso che non sia per forza una cosa malvagia il fatto di non legarsi agli altri; semplicemente è un lato della mia natura.
Vorrei che cambiasse, vorrei conoscere cosa significa veramente amare qualcuno.. ma credo che l'unica opportunità di cambiare sia quella di conoscere qualcuno che mi porti a sperimentare concretamente questa realtà a me ora sconosciuta.

Aspetterò e al massimo non cambierò nulla.
L'importante è vivere comunque serenamente.

P.S: Ci tengo a dire, però, che, nonostante io non sia in grado di legarmi e di amare veramente, riesco benissimo a riconoscere il bene che molte persone mi vogliono. Per questo condivido con loro questi miei pensieri e cerco di farli partecipi comunque della mia vita. Grazie ~

2010/05/08

Abitudini d'essere ~

...
Mi sa di avere due abitudini ormai integrate nel mio essere.
Una corazza di difesa.
Una maschera di falsità.

Che sia questo ciò che mi tiene sempre lontano dagli altri?

Forse, devo semplicemente accettare il fatto che non sono poi così socievole e facilmente avvicinabile.

Eppure, continuo a pensare che sia un'abitudine perché non posso farne a meno.
Di questa corazza e di questa maschera. Una specie di miei migliori amici.

Anzi, mi stupisco anche di essere riuscito a postare una cosa del genere su un blog ~
Chissà se poi cancellerò questo post.

2010/05/06

Appunti da Nobuta wo Produce ~

Eh sì, anche i dorama servono a qualcosa.
O almeno per me.
Ed è per questo che ormai sono diventati un vero e proprio culto per me! ~

Vorrei fissare qui sul mio blog il commento che ho fatto sul forum e via mail con Dabi riguardo l'episodio 7 e 8. Vi prego di non leggerlo se non l'avete ancora guardato e avete intenzione di farlo!

Episodio 7 e 8: sono proprio i due che indicano il passaggio della consapevolezza di Shuji riguardo i propri sbagli.
Proprio per questo, è la 8 che mi ha colpito di più..
non tanto per l'amica stronza. Che avevo già adocchiato in effetti! Ma proprio per questo lato di Shuji. Ha dovuto fronteggiare la realtà dei fatti, lui aveva mentito e ora si ritrova con niente. Rischia anche di perdere i due unici veri amici che aveva (notare che già nella 7 lui aveva capito che in realtà non aveva veri amici, ma solo persone con cui fare il figo) ~Interessante anche il tema del Shinjite kudasai. Il fatto di come sia necessaria la fiducia, almeno con le persone più vicine. E di quanto potere abbia la fiducia e la possibilità di scegliere se credere o meno.
Bello, veramente piaciuto!

Ecco.. i temi che mi interessano di più sono due come ho scritto.
Iniziamo dal più breve: Shinjite Kudasai, significa Credi per favore! (o meglio Credimi, Credici e blabla). Ci pensavo anche oggi, prima di guardare l'episodio. La fiducia è FONDAMENTALE tra amici veri (sia chiaro, ora dirò sempre e solo amici con il senso di "amico vero, stretto"). E poiché le verità possono sempre essere molte, le cose nascoste o le bugie degli altri pure.. conviene fidarsi di chi si vuole bene. E se avrà sbagliato? Capire il perché e poi perdonarlo. A volte. Dipende sempre da persona a persona.. e da legame a legame. Questo è quello in cui credo.

L'altro tema: Veri Amici. Qui mi sbizzarrisco XD Per chi mi conosce bene, sa che ho sempre sofferto di questa cosa. Un po' come Shuji mi sono accorto di avere tante persone con cui andavo d'accordo.. praticamente tutte.. cercavo sempre di soddisfare le loro aspettative su di me. Ma mi fu chiaro, con l'adolescenza, che se volevo essere felice, ciò non era più possibile. Iniziai a volere degli amici veri, con cui condividere qualsiasi cosa. Alla cui base c'era un sentimento saldo.
Ecco, una mia difficoltà fu (ed è tuttora) quella di riconoscere il bene che gli altri mi danno. E quindi, in realtà chi vuole essere un mio vero amico c'è.. ma io a volte non lo accetto.
Beh, ho iniziato a pensare che molto probabilmente, come per l'amore, anche per l'amicizia non sempre ci sia una corrispondenza d'affetto. Ma in tal caso che fare?
Io ho imparato a vedere chi mi vuole bene (imparato, relativamente parlando), ma alla fine le persone con cui limito la mia confidenza sono ancora meno. E anzi, sembrerà assurdo, ma alcune sono anche persone che se prese razionalmente potrebbero farmi veramente dubitare tanto. Questa è una forma d'amore credo.
Beh, comunque. Non ho ancora una risposta alla domanda "in tal caso che fare".. certo è che in qualche modo provo a ricambiare l'affetto e il bene che mi vogliono.. sebbene non sia pieno come quello che io potrei donare. Sarà questione di carattere, di interessi o di feeling.

Mi viene spontaneo ora parlare di Amici a Distanza, quegli amici conosciuti via internet grazie alla tecnologia!
Beh, il mondo ormai ha orizzonti così ampi che le esigenze di ognuno si sono assottigliate.. o meglio, si sono perfezionate. Ora è difficile che uno si accontenti se sa di poter aver qualcosa di più. Io mi sono avvicinato ad internet per caso, per passare il tempo, dato che non avevo niente da fare durante l'estate tra la 3^ media e la 1^ superiore (dopotutto, non avevo nemmeno mai coltivato amicizie che mi convincessero a chiamare qualcuno per uscire a giocare, come dissi sopra). Beh, in questo mondo virtuale ho incontrato persone che si avvicinavano molto a me, alla mia personalità, ai miei interessi.. persone che mi trovavano interessante e che mi accettarono per quello ero (o meglio, questo è avvenuto nel momento in cui ho incontrato di persona queste persone.. perché si sa, soprattutto per noi giovani, una cosa è scrivere sul web e una cosa è essere se stessi nella realtà -> per approfondire questo argomento vedi il PS finale, altrimenti la parentesi non si chiude più XD). Beh ora posso dire di avere alcune amicizie vere, profonde (sebbene poi io esca molto di più anche con altra gente.. giusto perché l'obiettivo è differente.. il divertimento <- nelle sere in cui sono giù di morale o voglio parlare seriamente invece che divertirmi infatti non esco con loro XD <- vedi anche P.P.S) e grazie a queste solide amicizie io Vivo. Le conto sulle dita di una mano. Ma sono veramente le cose che contano. Che siano lontane o meno. Non mi importa! Se vedo che abbiamo la convinzione di andare oltre lo schermo che ci divide, allora veramente potrà nascere qualcosa.

Vorrei infine condividere con voi una questione che ho letto sulla rivista "Dimensioni Nuove". Scrive una ragazza la quale non riesce a trovare vere amicizie, con persone ricche di valori e che possano legare insieme a lei. Le risponde un'addetta ad un'altra rubrica che era stata citata nella lettera della ragazza. Le dice: "Se il tuo bisogno di amicizia è forte, ma i legami che hai creato non scaldano il cuore, e le hai provate tutte, ma non ti senti comunque nel posto giusto, la soluzione è una sola: andartene." Dicendo questo intende dire che molte volte bisogna cercare altrove, tramite altre occasioni e differenti luoghi. Ma, sono dell'idea che prima di tutto bisogna cercare di cogliere il meglio dalle persone con cui non ci sentiamo molto in relazione, ma che comunque ci stanno attorno (vedi una classe scolastica per esempio.. alla fine meglio trovare qualche aspetto positivo e conviverci, no?). Ecco perché ho voluto evidenziare "le hai provate tutte". Altrimenti si rischia di chiudersi convincendosi delle proprie credenze senza un minimo di confronto che potrebbe aiutarci a scoprire lati nuovi delle altre persone.

P.S: Il fatto di apparire in modo diverso sul web non è negativo nel mio caso. Perché io faccio intravedere solo una parte di me, non una maschera finta. Quella parte è quella più giocherellona e dolce. [Però, come potete vedere, qui sul mio blog mi sento libero di mostrare anche la parte più riflessiva.] Che poi, anche nella realtà, la mia parte più malinconica e riflessiva non la faccio conoscere a tutti. Testimoni sono le due mie migliori compagne di classe, che hanno scoperto solo quest'anno la mia sensibilità.

P.P.S: Quando ho parlato degli "amici del divertimento".. beh, sia chiaro che sono del parere che anch'essi possano diventare amici veri. Anzi, io spero proprio che qualcuno di questa gente riesca a capirmi e a sforzarsi, come io cerco di fare con loro (:

2010/05/05

一瞬の風になれ~

Bene, ho deciso di recensire questo drama, un po' perché è breve, un po' perché mi ha colpito sebbene la forma faccia un po' desiderare.

Isshun No Kaze ni Nare (一瞬の風になれ) è un drama composto da 4 episodi.
Di sfondo c'è una storia sportiva, la storia di un ragazzo il cui fratello è una stella del calcio.

Non voglio parlarvi tanto della storia, quanto dei temi principali trattati.
Quello che fin dall'inizio mi ha colpito è stato il tema del sogno.
Sì, classico tema che qui però ha raffigurato precisamente la mia stessa condizione. Un sogno da seguire e solo tanto impegno da spendere per il suo raggiungimento.
[Aggiungo: sono comunque dell'opinione che i sogni possono cambiare nel corso della propria vita e che non sempre è possibile realizzarli. Quando bisogna lasciar perdere, il cosiddetto "give up", bisogna lasciar perdere.]

Altro tema significativo è quello della squadra, della fiducia e nelle amicizie. Quelle vere. Quelle in cui si condivide qualcosa di importante! Non formato solo da chiacchiere. Ma da interessi, sogni e percorsi di vita in comune.
[Aggiungo anche qui: Le vere amicizie, secondo me, non devono per forza condividere interessi. In tal caso, sarà più difficile incontrarsi. Ma ciò che conta è il sentimento, il legame affettivo. Non si decide questo legame, si vive e basta.]

Mmh, Fiducia anche delle persone. Anche quelle che sembrano più disperate o totalmente contrarie al nostro modo di vedere. [Fino ad un certo punto. Lasciarselo prendere nel culo non è comunque una bella cosa.] Credo che senza fiducia, si vive solo di paure. Oppure soli. E da soli non si va da nessuna parte.

Ecco, diciamo che, data la sua brevità, ve lo consiglio. Anche perché veramente, mi ha commosso varie volte e prende tematiche interessanti (soprattutto per i giovani). Poi, sulla recitazione, l'artificialità e la costruzione un po' finta.. lasciamo perdere :gelo: XD

Ad un livello superiore ~

Mmh. Sì ~
Oggi posso dire ufficialmente che non mi riconosco più.
O meglio.. non mi conosco più.
A domande come "Verso cosa tendo?" - "Che importanza do alle varie cose?" - "Che importanza hanno i sentimenti? La ragione?" - "Come decido di muovermi nella mia giornata?" - "Cosa mi colpisce?" - "Come reagisce il mio corpo?" - "Perché provo questo e non altro?" - "Perché ora sento un blocco?" non riesco a trovare risposte. Che prima credevo di avere.
Ora.. non capisco se queste risposte non ci sono proprio, nel senso che non esistono, che sono solo mie illusioni (eij_thought RuleZ~), o se magari le risposte non le ho ancora trovate.
Beh, pensare che anime, sentimento, essere e altre cose simili non esistano.. è troppo triste. Vorrebbe dire ridurre tutto ciò che ritengo più importante ad un semplice ammasso di reazioni chimiche, di pensieri inutili.. di esperienze e azioni prive di ogni significato.
Io provo, sento, con il cuore, con l'anima, con la mia presenza, che tutto questo non può essere materia. Che esistono. E che posso capirle. Perché loro appartengono a me e mi identificano.

Sì, probabilmente il capire certe cose può sembrare veramente inutile, una perdita di tempo che molto probabilmente porta anche molte sofferenze.
Ma che ci vuoi fare? È ciò che più mi interessa.

2010/05/03

Ahah ~

Ahah.
Molto divertente.
Come se tutto fosse così semplice.
Come se tutto fosse troppo difficile.

2010/05/01

Scaring Future ~

Hello.
This's been a terrible day.
There is no reason.. maybe.
Actually, my mother sucks me.
Today some friends came to visit us for lunch. They come here every year and I really like them.
They asked me what I'm going to do after high school, but I said I don't know cause I like many things.
My mother started talking: "Ah, he's studying Japanese, you know?! He's passed JLPT 4th level!" and then "But he won't attend a language university.. he's more keen on science.. yeah".
Friend: "Ah really? I think he'd be good in languages too!"
Mother: "That's not right. He isn't good in humanistic subjects. He prefers scientific subjects."
My sister: "But, at university you decide to do what you like! Even if he's really keen on scientific things, I think he'll succeed in languages too."
Mother: "Mmh.. but he said he would like to become a doctor!"

...

Now.. What do you know about it?!! Nothing, mum!
Nobody of the family knows that I've a dream, that I'd like to go studying in Japan after high school, that I'd like to become a great flautist or that I may like to be a teacher!
IF I DON'T KNOW WHAT I'LL DO IN MY FUTURE, HOW CAN YOU CLAIM TO KNOW IT?
You're incredible, mum! You're going saying things that are false! To my teachers, to my friends, to other people I know.

My mind isn't clear enough to decide what will be my choice about future.
And this get my day a totally disaster.

I think that's what make me so angry today.
Another sentence that make me nervous was: "But, if he'll study languages.. there are no many jobs.." and then she say also "my daughter studied Biotecnology and now she can't find a job".
So, she said two contrasting things! And she claims to be on the right side!

I don't know what to decide, I don't know how to decide.
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P.S: Please, add yourself in "Lettori fissi" if you want to follow my blog (: Thanks! [Dabi, I don't see you in Lettori fissi even if you said you added yourself there, boh!]